Storia

Il Rugby a Recco nasce nell’estate del 1968, sulla spinta del Professor Carlo Giomi che, forte dell’esperienza della squadra studentesca dell’Istituto Ugolino Vivaldi di Genova, trovò a Recco l’appoggio dell’allora Sindaco Antonio Ferro, grande appassionato di pallanuoto ma, soprattutto, di sport in generale.

La Pro Recco Rugby, dunque, nel 2018 ha compiuto 50 anni e questo importante e tondo compleanno è stato festeggiato sabato 5 maggio con una giornata pensata per ritrovarsi, ricordare, emozionarsi e divertirsi tutti insieme. Molto significativo, emozionante ed anche curioso e divertente è stato proprio il momento con coloro che hanno vissuto i primi, pionieristici momenti della Società: hanno preso la parola Gianni Grancelli, Gianfranco Gallian, Nino Battaglia, Carmelo Conforto, Giandomenico Quadrone, Giovanni Merella e Michele Cipriani, ricordando la fondazione della società e la realizzazione del campo, che nacque come spazio per il materiale di scarto della costruzione dell’autostrada e che dunque, per anni, ha richiesto ai giocatori che fosse parte integrante dell’allenamento l’opera di togliere le pietre dal fondo, e hanno raccontato ai più giovani anche che i primi spogliatoio erano stati costruiti con assi di scarto prese persino da vecchie cabine da spiaggia!

Negli anni ’70 la Pro Recco Rugby partecipa ogni stagione al campionato di serie C, è una realtà ovale ancora pionieristica ma traboccante di passione ed entusiasmo e, tra gli atleti di allora, ci sono dirigenti e sostenitori ancora attivi oggi nella vita della società. Tra i protagonisti del decennio che va dalla metà degli anni ’70 alla prima parte degli ’80 c’è anche quel Carlo Androne al quale, dopo la prematura scomparsa, viene dedicato il campo di Via Fieschi sul quale la Pro Recco Rugby gioca praticamente tutte le partite casalinghe della sua storia. Mario Androne, fratello di Carlo, presente alla festa per i 50 anni della Società insieme alla mamma, si è emozionato ed ha emozionato tutti i presenti. Gli Androne sono una vera famiglia ovale made in Recco: oltre a Carlo, Mario ed Eugenio, tre fratelli tutti giocatori, papà Luciano, venuto a mancare di recente, fu uno storico dirigente.

Nella seconda metà degli anni ’80 il Presidente è un giovanissimo Maurizio Tossini, in panchina siedono prima Roberto Franzone, poi Mark Flynn, primo straniero “di grido” nella storia della Società e, dopo di lui, Ciccio Massa, e l’obiettivo è rimanere in C1. Proprio Tossini è oggi di nuovo ai vertici della Società quale Presidente Onorario e main sponsor, con la sua attività commerciale della celebre focaccia. Alle celebrazioni per il mezzo secolo della Pro Recco Rugby, con il suo tono scanzonato ha ricordato tanti episodi di questo periodo e rimarcato l’importanza dello sport per i giovani e dunque dell’esistenza e della crescita di realtà sportive come quella biancoceleste.

Nel 1990 arriva l’onta della retrocessione in C2 ma, l’anno successivo, grazie ad un campionato trionfale nato dall’innesto di giovani del settore giovanile provenienti dal campionato nazionale di élite e dai metodi innovativi del nuovo allenatore Pompeo De Bernardi (da Cogoleto), i recchelini tornano subito in C1 e la squadra viene rinforzata con importanti innesti provenienti dallo storico Sestri. Nel 1993 la tragica morte di Ermanno Bertamino, al quale è ora dedicato un importante torneo giovanile che si svolge ogni anno, segna indelebilmente un gruppo forte e unito che sarà alla base delle successive fortune sportive della società. Il 1995 vede la squadra promossa in serie B, guidata in panchina ancora da Pompeo De Bernardi.

Seguono alcune stagioni di buon livello in serie B sotto la Presidenza di Mauro Cafferata e la guida in panchina del neozelandese Colin Crow prima e nuovamente di Roberto Franzone dopo, fino alla stagione 2002/2003, quando all’ultima giornata di campionato, battendo all’Androne nella partita decisiva gli storici rivali del CUS Genova, la Pro Recco Rugby si regala una storica promozione in serie A, categoria nella quale, da allora, la Prima Squadra ha sempre militato. Sono gli anni di Manuel Ferrari, Regan Sue (allenatore-giocatore della promozione e negli anni seguenti) e di una crescita esponenziale di tutto il movimento rugbystico rivierasco, con l’innesto di volta in volta di giocatori italiani e stranieri di valore che hanno consentito e consentono tuttora alla squadra, che ha profonde radici nel territorio e nasce in una piccola realtà provinciale, di rimanere nell’alto livello del panorama nazionale.

Nell’estate del 2004, ad opera di Davide Negro (giocatore negli anni ‘80 e ‘90 e poi dirigente), vede la luce quello che è subito diventato un logo molto amato e riconoscibile: lo Squalo in maglia biancoceleste che stringe una palla ovale, il cui nome proprio è Squarecco. Questo nuovo logo prende il posto del simbolo di Recco, la torre sul mare incorniciata dalla corona d’alloro, presente sulle maglie antecedenti alla creazione dello Squalo.

Il 29 luglio 2004 nasceva, ispirato dalla passione e dalla prospettiva di rinnovamento dei primi anni di serie A, lo SQUARECCO. Queste le tavole originali che portarono alla sua realizzazione. Lo Squarecco è oggi orgoglioso di mostrarsi sul petto di tutti i nostri giocatori.
Davide Negro

Dalla stagione 2006/2007 sulla poltrona di Presidente arriva Antonio Venturelli, il Presidente di una costante crescita societaria e sportiva e della realizzazione del manto sintetico che, dall’estate del 2008, ha completamente cambiato le possibilità di utilizzo e gestione, oltre che la qualità di allenamenti e partite, per tutte le nostre squadre che, con l’aumento dei numeri e dell’importanza del settore giovanile, sono ormai diventate tante, tutte impegnate quotidianamente sull’unico campo del Carlo Androne.

La stagione 2008/2009 ha visto gli Squali della Riviera di Levante distinguersi ulteriormente nel panorama sportivo ligure e nazionale grazie al conseguimento del quarto posto in classifica nel campionato di serie A (girone B), guidati in panchina prima da Alejandro Eschoyez, già giocatore biancoceleste, e poi nuovamente da Manuel Ferrari, tecnico argentino da anni ormai residente a Recco, considerato a livello internazionale un grande specialista della mischia ordinata.

La stagione 2009/2010, sesta in serie A per la Pro Recco Rugby, ha visto il lavoro, l’entusiasmo e la passione di sempre portare ad un risultato importantissimo: il ripescaggio con relativa promozione nel girone A della seria A, la cosiddetta A1!

Purtroppo, proprio alla vigilia dell’apertura della storica stagione 2010/2011, la Pro Recco Rugby ha dovuto improvvisamente dare l’ultimo saluto all’amato Presidente Antonio Venturelli, che ha lasciato un vuoto enorme sia dal punto di vista gestionale che umano. Sul campo, questa prima esperienza in A1 si chiude con un positivo 7° posto e con la consapevolezza di aver fatto esordire in prima squadra mai così tanti giovani provenienti dal settore giovanile o da altre realtà liguri, alcuni dei quali hanno saputo conquistarsi un posto da titolare: non poteva esserci modo migliore per onorare la memoria di Antonio Venturelli, che tanto ha sempre fatto per affermare ed accrescere costantemente la qualità e l’importanza del settore giovanile.

La stagione 2011/2012, la prima sotto la presidenza di Stefano Di Liberto, con un nuovo assetto societario e con in panchina Claudio Ceppolino, già giocatore biancoceleste, argentino da diversi anni in Italia e uomo e tecnico di grande spessore, ha visto la Pro Recco Rugby migliorare il suo piazzamento in A1 rispetto alla stagione precedente: un 6° posto, con tre vittorie e ben 17 punti in più in classifica rispetto al 2010/2011. Questa è stata anche la stagione in cui al Carlo Androne si è disputato niente meno che un incontro del 6 Nazioni (femminile): la morsa di neve e gelo che a febbraio attanagliava il nord Italia ha portato Italia-Inghilterra sul nostro sintetico, per un importantissimo appuntamento internazionale organizzato in pochissimo tempo e perfettamente riuscito, grazie all’impegno di tutti e alla caparbietà di Roberto Besio, allora Consigliere Federale. Ancora non lo si sapeva ma questa stagione sarebbe stata la rampa di lancio per qualcosa che in pochi avrebbero potuto immaginare e che chiunque abbia vissuto non potrà mai dimenticare.

La stagione 2012/2013, infatti, si rivelerà storica per la Prima Squadra della Pro Recco Rugby che conclude al 1° posto il campionato di serie A1 e, superando Valpolicella in semifinale, si guadagna anche l’accesso alla Finale Nazionale di serie A, dove gli Squali vengono sconfitti dall’Unione Rugby Capitolina al termine di una bellissima partita che ha portato allo stadio di Calvisano (BS) ben 700 tifosi biancocelesti. Recco aveva chiuso il girone 1 della serie A in testa in virtù di 16 partite vinte, una pareggiata e solo 3 perse (contro la seconda, la terza e la quarta classificata, tutte fuori casa) e conquistando 78 punti (sui 100 disponibili). Le mete fatte dagli Squali sono state 69, i punti fatti 532 e quelli subiti 319, per un saldo di +213. Il Carlo Androne rimase inviolato per l’intera stagione.

Nel campionato 2013/2014, gli Squali si riconfermano squadra di primo piano, conquistando per il secondo anno consecutivo l’accesso ai play off dopo aver concluso la stagione regolare al secondo posto. Purtroppo il cammino biancoceleste si fermerà in semifinale, contro i Lyons Piacenza, ma il Carlo Androne si riconfermerà nuovamente un ostacolo invalicabile per ogni avversario: il saldo di risultati utili casalinghi consecutivi sale così a 23. Nel gennaio del 2014, improvvisamente, viene a mancare Roberto Besio, ex giocatore, poi allenatore e dirigente, una delle anime storiche della Società.

La stagione 2014/2015 vede la Prima Squadra, allenata da Claudio Ceppolino e da Diego Galli, ex pilone di grande tecnica fresco di scarpini appesi al chiodo, raggiungere nuovamente la Finale Nazionale di serie A, dopo aver condotto la seconda fase del torneo, che vedeva una nuova formula suddivisa in poule e fasi differenti, sempre in testa alla classifica. Dopo aver superato il CUS Verona in semifinale, la Pro Recco ha purtroppo perso la Finale di Viadana contro gli avversari storici Lyons Piacenza. Il Carlo Androne ha continuato però a rimanere inviolato, portando i risultati utili casalinghi consecutivi allo stratosferico numero di 34.

Con una rosa rinnovata e mai così ricca di giovanissimi talenti usciti dal settore giovanile, la Prima Squadra, denominata Tossini Pro Recco Rugby e con Maurizio Tossini nuovo Presidente onorario, si affaccia al campionato 2015/2016 con l’obiettivo di salvarsi e di porre le basi per un nuovo ciclo. Invece, dopo un avvio difficile, la squadra raggiunge risultati che sembravano impensabili per la stagione: vince la Poule Promozione 1, batte il quotato Colorno in semifinale e raggiunge ancora la finale, nuovamente a Viadana, dove viene sconfitta dalla corazzata Reggio Emilia. Nel frattempo, continua l’incredibile striscia di imbattibilità del Carlo Androne che, con altre 11 vittorie, porta il record a 45 risultati utili consecutivi (43 vittorie e 2 pareggi) e a 4 intere stagioni senza sconfitte casalinghe.

Nell’estate del 2016 arriva un nuovo ed appassionato Presidente, Roberto Libé, già giocatore della Pro Recco Rugby fin quasi dagli albori e fino gli anni ’80. La Prima Squadra manca per un soffio l’accesso ai play off e, al termine del campionato 2016/2017, si dà il via ad un grande rinnovamento, a partire dal nuovo tecnico Callum McLean la cui visione, nella stagione 2017/2018, porta ad un grande cambiamento nel sistema di gioco della squadra e ad un grande lavoro su un gruppo di giocatori tutto da costruire. La Prima Squadra e la Società tutta hanno vissuto notevoli cambiamenti, alla costante ricerca di una continua crescita, del mantenimento di un’identità forte e dell’imprescindibile necessità di guardare sempre avanti ma senza dimenticare quanto si è fatto ed imparato in precedenza.

Purtroppo, il COVID prima e la mancata omologazione del manto sintetico del Carlo Androne hanno segnato gli anni più difficili per la Società, sfociati in una drammatica diminuzione dei tesserati e delle sponsorizzazioni. Le tante difficoltà sono andate inevitabilmente a riflettersi anche sui risultati della Prima Squadra che al termine della stagione 2022/2023 è retrocessa in Serie B dopo vent’anni esatti in serie A.

Finalmente tra la primavera e l’estate 2023 è stato realizzato, grazie a Regione Liguria e Comune di Recco, un nuovissimo campo sintetico di ultima generazione e le attività hanno potuto riprendere con nuovo slancio ed entusiasmo, finalmente di nuovo “a casa”.

 

Non può mancare un ricordo per chi ha fatto parte del mondo Pro Recco Rugby ma non ha potuto vedere tutto quel che è stato fatto, cosa la Società è diventata e continua ad essere e a fare. Tra gli altri, ricordiamo Carlo Giomi ed Antonio Ferro, considerati a tutti gli effetti i fondatori della Pro Recco Rugby in quell’ormai lontano 1968, Carlo Androne, fratello di Mario, al quale, come già ricordato, è dedicato il nostro campo, Ermanno Bertamino, ragazzo ricco di talento e doti umane ma tanto sfortunato, la cui tragica fine ha segnato e unito un’intera generazione di giocatori biancocelesti, Antonio Venturelli, il Presidente del campo sintetico e di passi importanti verso la struttura e gestione attuali, Nello Bandinelli, un vero papà per tantissime annate di atleti di ogni categoria e, il più citato di tutti nei ricordi di chi ha preso la parola durante la festa per i 50 anni della Società, Roberto Besio.

La Pro Recco Rugby in numeri. Anno di fondazione:1968; squadre nella stagione 2019/2020: 10 (U6, U8, U10, U12, U14, U16, U18, Prima Squadra, Cadetta, old); tesserati 2019/2020: circa 250; numero di “like” sulla pagina ufficiale facebook (al 08/08/2019): 3.422; membri del gruppo ufficiale facebook (al 08/08/2019): 1.671; follower dell’account ufficiale Instagram (al 08/08/2019): 1.128.

 

Emy Forlani – addetta stampa Pro Recco Rugby